Quando non state bene, il fabbisogno calorico aumenta automaticamente perché il corpo cerca di combattere la malattia e potreste anche notare una riduzione dell’appetito. La combinazione di questi due fattori può spingere l’organismo a scomporre le riserve proteiche dei muscoli per utilizzarle come fonte di energia. Questo processo di scomposizione proteica rilascia Phe nel sangue, provocando un aumento dei livelli di tale aminoacido.
In caso di malessere e difficoltà a mangiare e bere a sufficienza, è importante che contattiate il vostro centro metabolico.
Se dovete assumere farmaci quando non state bene, ricordate che alcuni medicinali contengono aspartame, che è una fonte di Phe, perciò devono essere evitati (a meno che il medico o il team di specialisti non vi indichino il contrario). Prima di assumere i farmaci, controllate sempre gli ingredienti con il centro metabolico o con il farmacista.
Riportiamo di seguito alcuni suggerimenti su come ridurre al minimo l’aumento dei livelli di Phe durante la malattia:
- Cercate di consumare pasti piccoli e frequenti, se tollerati, per garantire un apporto energetico (calorico) adeguato.
- Assumete normalmente il vostro sostituto proteico. Se non riuscite a farlo, contattate tempestivamente il centro metabolico.
- Considerate gli scambi di Phe. Il centro metabolico può consigliarvi di ridurre gli scambi di Phe se i relativi livelli di sono aumentati. È possibile che tale diminuzione avvenga in modo naturale, poiché l’appetito tende a ridursi durante la malattia.
- Rimanete idratati. Fate in modo di assumere liquidi adeguati, soprattutto se i sintomi includono vomito e/o diarrea.
- Verificate che i farmaci siano adatti a voi. Fate attenzione alla presenza di aspartame e, in caso di dubbio, chiedete consiglio al farmacista o al centro metabolico. È inoltre importante non mischiare farmaci con il sostituto proteico, perché ne altererebbero il gusto e la consistenza.
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