Cosa fare se il bambino non rispetta la dieta a basso contenuto proteico

Se i livelli di Phe del bambino sono fuori range e non sembra esserci alcuna ragione, potrebbe essere perché sta mangiando più porzioni di quelle consigliate dal dietista.

Se sospettate che sia questo il caso, chiedetegli il perché di un simile comportamento. Alcuni dei motivi potrebbero essere:

Per i bambini più piccoli, le flashcard sono un ottimo strumento di supporto (si tratta di sono carte con informazioni su entrambi i lati. Per esempio, un’immagine di broccoli su un lato e una croce rossa sull’altro indica che si tratta di un alimento da evitare). Realizzarle da soli può essere un’attività divertente nella quale coinvolgere anche il bambino. Queste carte possono aiutare il bambino a memorizzare le informazioni.

Parlate con vostro figlio e analizzate insieme come spiegare agli altri bambini cos’è la PKU e la dieta a basso contenuto proteico. Ditegli che molte persone sono soggette a restrizioni dietetiche particolari, quindi non è una cosa di cui sentirsi imbarazzati o di cui vergognarsi. Se tutti fossimo uguali, il mondo sarebbe molto più noioso!

Potreste cercare insieme delle ricette e fargli scegliere quelle che vuole provare. Potete anche coinvolgerlo nella preparazione. In questo modo, il bambino potrebbe essere più propenso a provare nuovi alimenti o a sperimentare cibi preparati o cucinati in modo diverso.

È utile anche parlare delle conseguenze del mancato rispetto della dieta. Ricordategli che tenere sotto controllo i livelli Phe significa avere tutta una serie di vantaggi, tra cui:

• pensare in modo più lucido
• avere meno sbalzi d’umore
• andare d’accordo con gli altri più facilmente
• sentirsi meno stanchi e avere più energia per svolgere le attività preferite
• concentrarsi meglio sui compiti scolastici
• risolvere meglio i problemi - aspetto particolarmente utile se si praticano sport o giochi a scuola.

Scuola:

• Spiegate perché è importante non scambiare cibi o bevande con gli amici. I suoi alimenti a basso contenuto proteico non sono nocivi per gli altri bambini, ma gli alimenti normali che riceve dagli amici sì, perché troppo ricchi di proteine.
• Parlate con vostro figlio per fargli capire come spiegare agli altri bambini della scuola cos’è la PKU e la dieta a basso contenuto proteico, se gli viene chiesto.
• Continuate a trasmettergli messaggi positivi sulla sua dieta, spiegando che è speciale e lo manterrà felice e in salute.

Se vostro figlio vi dice che non sta rispettando la dieta perché si sente diverso o viene preso in giro a scuola, cercate di rassicurarlo sul fatto che anche altre persone seguono diete speciali, come i bambini che hanno il diabete o le allergie alla frutta a guscio. Se il bambino è d’accordo, potrebbe essere utile chiedere alla scuola di spiegare agli altri cos’è la PKU, in modo che possano capire che questa dieta a basso contenuto proteico aiuta il loro amico a crescere e a mantenerlo in salute.

Resta fuori casa da amici o presso famiglie: 

Mettetevi in contatto con l’adulto che ospita vostro figlio per parlargli della PKU (se non ne è già a conoscenza). Potreste condividere il sito web di Vitafriends per far sì che possa accedere alle informazioni pertinenti.  In questo modo gli adulti che ospiteranno vostro figlio saranno rassicurati e capiranno che non c’è nulla di cui preoccuparsi, mentre il bambino sa che l’adulto presso cui risiede è a conoscenza della sua dieta speciale.

• Date al bambino una scorta di alimenti e spuntini a basso contenuto proteico, in modo che abbia sempre delle opzioni a disposizione
• Chiedete all’adulto responsabile che tipo di cibo o bevande verranno offerti, potrebbero esserci delle opzioni adatte che il vostro bambino può consumare
• Proponete a chi si occupa del bambino di fornire opzioni a basso contenuto proteico per i pasti o le feste

Parlate dei motivi del mancato rispetto della dieta, questa conversazione potrebbe aiutare il bambino ad aprirsi e riuscire così a rivolgersi a voi nel futuro. È bene quindi assicurarsi che il bambino sappia che non viene punito se sgarra, ma che deve dirvelo per trovare insieme una soluzione.